Lapilli nr.29 - Dicembre 2011

lunedì 22 novembre 2010

Recuperato il tesoro di Morgantina trafugato negli USA

Gli Argenti di Morgantina, o Tesoro di Eupòlemos, ritorneranno il 3 dicembre ad Aidone, luogo d'origine dei reperti. I sedici pezzi d'argento dorato d'età ellenistica, che furono trafugati trent'anni fa nei siti nei dintorni di Enna, venduti in aste clandestine internazionali e infine, nel 1984, acquistati dal Metropolitan Museum di New York, dove rimasero esposti fino al 2009.
Gli Argenti saranno esposti nel Museo Archeologico di Aidone, accanto agli Acròliti di Demetra e Kore (recuperati anch'essi dagli USA) e dove, a primavera, saranno raggiunti dalla statua della Venere di Morgantina.
L'esposizione museale degli Argenti è stato ideata dal direttore del Parco Archeologico di Morgantina, Enrico Caruso; e oltre ai sedici pezzi, l'esposizione comprenderà diversi reperti inediti risalenti al III secolo a.C. e provenienti dalla casa di Eupòlemos, il proprietario del tesoro: un'àrula (altare domestico), vasellame, anelli, spatole e stiletti in bronzo, vasetti e due monete, una sikeliòtan, la moneta coniata proprio a Morgantina intorno al 212 a.C. con l'effige di una dea, forse Persefone o Demetra, e una moneta da cento lire del 1978, con l'effigie della dea Atena e un ulivo.
Eupòlemos, nel 211 a.C., nascose il tesoro nella casa di un suo servo, allo scopo di sottrarlo ai romani invasori.
I reperti sono stati recuperati negli anni '90 dall'archeologo statunitense Malcom Bell, noto studioso di Morgantina e cittadino onorario di Aidone; grazie a lui si deve il recupero del tesoro trafugato negli USA.

Alessandro

lunedì 11 ottobre 2010

OMERO NEL BALTICO

La notizia della scoperta di una "mini-pompei" in Norvegia, sembra confermare l'ipotesi dell'ingegnere Felice Vinci, autore del libro 'Omero nel Baltico'.
Secondo Vinci, il ritrovamento della 'mini-Pompei' norvegese, una cittadina sepolta da una tempesta di sabbia nel sud della Norvegia, confermerebbe la teoria esposta nel libro "Omero nel Baltico. Le origini nordiche dell'Odissea e dell'Iliade", secondo cui Omero avrebbe ripreso le leggende di origine nord-europee ambientandole in Grecia, ma riferendo particolari che non si adattano alla geografia del Mar Egeo. Infatti, il popolo dei Feaci, i realtà, sarebbe vissuto nel sud della Norvegia e, secondo l'Odissea, il dio Poseidone minacciò "di coprire la loro città con una montagna", per punirla dell'aiuto fornito a Ulisse, mentre cercava di tornare ad Itaca. Perciò i Feaci avrebbero compiuto "un sacrificio di dodici tori" a Poseidone, per evitare tale minaccia. Un rito di cui hanno conservato il ricordo, tanto che nell'opera di Omero viene ripetuto quattro volte (Od. 13.152, 158, 177 e 183) nel giro di pochi versi.

Fonte: antikitera.net

Alessandro

Il Mediterraneo è il quarto mare al mondo per biodiversità

Il Mediterraneo è il quarto mare al mondo per ricchezza di biodiversità, secondo un censimento sulle creature marine eseguito dal Censum of Marine Life. Sono in tutto 230mila le specie marine censite nel mondo. La riceca s'è concentrata su 25 aree diverse, è durata 10 anni e impiegato 360 ricercatori di 80 nazioni. Secondo dati il Mediterraneo risulta al quarto posto per ricchezza della biodiversità, ma è anche il mare che è a rischio maggiore.
Le aree con le maggiori risorse biologiche, tra crostacei, pesci e alghe, sono il Giappone e l'Australia, con circa 33.000 specie, la Cina con 22.000 e il Mediterraneo con 17.000 specie della flora e fauna marine; segue il golfo del Messico - prima della marea nera - in cui vivevano 15.000 specie. Il 70 per cento delle risorse biologiche delle profondità ocenaiche, sarebbe ancora da scoprire. I crostacei costituiscono il 19 per cento di tutte le specie trovate, seguite da molluschi (17%), pesci (12%), alghe e protozoi entrambi al 10%. La categoria 'altri vertebrati' (mammiferi marini, tartarughe, uccelli marini) è pari al 2%. Il pesce più diffuso è il pesce-vipera che vive nel 25 per cento della zone studiate, mentre le altre specie più difuse sono le alghe e gli uccelli marini, che migrano per migliaia di chilometri. Il 7% delle specie che abitano il Mediterraneo sono esclusive del mare nostrum e non si trovano altrove, in ciò superato soltanto dall'Antartide con il 15 per cento di specie stanziali.
Come detto il Mediterrneo risulta il mare col maggior rischio di veder perdere tala "ricca biodiversità". Le cause sono note: l'uomo (l'area marina con il più alto numero di rotte commerciali) e i cambiamenti climatici. Alcune specie marine si sarebbero già ridotte del 90%.

Alessandro

martedì 5 ottobre 2010

SCOPERTA UNA MISTERIOSA CIVILTA' IN AMAZZONIA?

Il professore Augusto Oyuela-Caycedo, dell'Università della Florida, afferma che un'antica società avrebbe popolato l'Amazzonia. L'afferma sulla base della recente scoperta che la 'terra preta', un tipo di terra molto fertile, trovata in grandi quantità nel bacino amazzonico, che inizialmente si pensava fosse originata da paludi o depositi di cenere vulcanica, sarebbe in realtà il risultato di "un accumulo di terra con materia organica, carbone bruciato a basse temperature e cenere di fuochi". Inoltre, vi sarebbero notevoli concentrazioni di alberi da frutta nei siti archeologici e nelle aree circostanti, "alberi piantati da mani umane".
Betty J. Meggers, direttrice del Latin American Archaeology Program dello Smithsonian Institution, critica tale teoria: "il fatto di trovare tracce di occupazione nella foresta, dice, non implica necessariamente l'esistenza di una complessa civiltà composta da milioni di persone". E si domanda che fine fecero tutte quelle persone? E perchè gli unici abitanti della zona, oggi, sono piccole tribù nomadi?
Oyuela-Caycedo e altri studiosi, rispondono che questa società sarebbe scomparsa a causa delle malattie introdotte dagli europei.

Alessandro

venerdì 6 agosto 2010

Hiroshima

Hiroshima
Io sono il reverendo Kiyoshi Tanimoto
Laureato alla Emory College, Atlanta,
Pastore della Chiesa metodista di Hiroshima
Ero in un sobborgo occidentale, quando la bomba ha colpito
Come un bagliore di luce solare.
Temendo per mia moglie e la mia famiglia
Tornai indietro di corsa in città
Dove ho visto centinaia e centinaia di persone in fuga
Ognuno di loro era stato colpito, in qualche modo.
Le sopracciglia di alcuni erano state bruciate
La pelle pendeva dalle loro facce e le mani
Alcuni vomitavano mentre camminavano
Su alcuni corpi nudi le ustioni avevano impresso delle orme
Delle forme dei fiori trasferiti
Dal loro kimono sulla pelle umana.
Quasi tutti avevano la testa china
Guardavano davanti a sé, in silenzio
E non hanno mostrato un'espressione qualunque.
Sotto molte case ho sentito gente che urlava in trappola
Gridando aiuto, ma non c’era nessuno per aiutarli
E il fuoco stava arrivando.
Raggiunsi a una giovane donna che portava il suo bambino morto
Che mi pregava di ritrovare il marito
Così ha potuto vedere il bambino per l'ultima volta.
Non c'era nulla che potessi fare, se non rincuorarla.
Per caso ho incontrato mia moglie
Sia lei che il nostro bambino erano vivi e vegeti.
Per giorni ho portato acqua e cibo ai feriti e ai moribondi.
Mi sono scusato con loro: "Perdonami," dissi, "per non condividere il tuo peso".
Io sono il reverendo Kiyoshi Tanimoto
Pastore della Chiesa metodista di Hiroshima
Ero in un sobborgo occidentale, quando la bomba ha colpito
Come un bagliore di luce solare.

La poesia è basata sul contenuto del libro "Hiroshima" di John Hersey.
Traduzione di Alessandro

giovedì 17 giugno 2010

BP davanti al Congresso degli Usa per la marea nera

"Sotto la sua guida, BP si è assunta i rischi più estremi", ha detto il parlamentare sttaunitense Henry Waxman ad Hayward. Oggi la BP e la Casa Bianca si sono accordati per l'istituzione di un fondo da 20 miliardi di dollari, con cui risarcire il distastro nel Golfo del Messico.
Oggi è stata la prima volta che Hayward, direttore generale della BP, compariva a Capitol Hill, sede del congresso degli USA, dall'esplosione del 20 aprile della piattaforma petrolifera offshore Deepwater Horizon, dove morirono 11 operai e che danneggiò il pozzo sottomarino da cui fuoriesce, da 59 giorni, il greggio che inquina il Golfo del Messico.
"L'esplosione e l'incendio a bordo della Deepwater Horizon e la conseguente fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico non avrebbero mai dovuto verificarsi, e sono profondamente dispiaciuto che siano accaduti", ha detto Hayward davanti alla commissione del Congresso, che è poi stato interrotto da una contestatrice che gli ha gridato: "Devi essere incriminato".
Sono 190 i chilometri di costa colpiti dal disastro che ha danneggiato pesca e turismo per diversi miliardi di dollari.
L'ammiraglio Thad Allen, il responsabile presso l'amministrazione Obama, ha detto ai giornalisti che la BP sta costruendo un pozzo che sostituisca quello danneggiato, ma probabilmente sarà pronto non prima di agosto.

Alessandro

martedì 1 giugno 2010

Nuova Pirateria nel Mediterraneo

Sono almeno 19 le vittime dell'assalto israeliano contro le navi della flotta umanitaria diretta a Gaza. La nave assalita, la Mari Marmara, faceva parte della Freedom Flotilla, un gruppo di imbarcazioni di vari paesi, che trasportavano aiuti alla popolazione assediata della Striscia di Gaza. Tutti i partecipanti della Flotilla sono stati portati nel porto di Haifa e quindi deportati in una prigione allestita specificatamente per tale scopo. L'ultimo comunicato stampa dell'iniziativa recitava: ''Lo streaming video mostra i soldati israeliani che sparano a civili. Aiutateci, siamo stati abbordati dagli israeliani".
L'iniziativa è sostenuta dal Free Gaza Movement (FG), European Campaign to End the Siege of Gaza (ECESG), Insani Yardim Vakfi (IHH), Perdana Global Peace Organisation, Ship to Gaza Greece, Ship to Gaza Sweden e International Committee to Lift the Siege on Gaza, che hanno fatto un appello per chiedere a Israele di consentire alle navi di portare gli aiuti a destinazione.
Il numero delle vittime non è accertato, ma la Radio Militare israeliana ha confermato che le vittime sono state almeno 19: nove cittadini turchi e diversi arabi, e almeno 16 feriti. L'assalto è avvenuto a 75 miglia dalla costa, quindi in acque internazionali, un atto illegale, di vera pirateria. La nave assaltata è turca e il governo di Ankara ha chiesto chiarimenti al governo israeliano. "L'ambasciatore Gabby Levy è stato convocato al ministero degli Esteri. Faremo presente la nostra reazione nei termini più perentori".
A bordo della navi vi erano Angela Lano, giornalista e direttrice di infopal.it, il tenore Joe Fallisi, tre giornalisti free-lance Manolo Luppichini, regista e reporter (che, tra l'altro, ha collaborato con il programma 'Presa diretta' di Rai3 per cui ha realizzato anche un servizio da Gaza), Manuel Zani, un free lance e Angelo Stefanini, medico italiano che vive da anni a Gerusalemme. Secondo le informazioni che ho appreso personalmente dalla Farnesina, sono tra le persone che sono state deportate al porto di Ashdod in Israele in stato di arresto e non sarebbero in pericolo di vita; la Farnesina garantisce che sono in salvo e sarà loro offerta una duplice prospettiva: l’espulsione immediata dall’entità israeliana ed in caso di rifiuto la reclusione nel campo di detenzione che Israele ha appositamente costruito quale nuovo campo di concentramento per trattenere in stato di prigionia 800 persone, ovvero l’intero gruppo di pacifisti presenti sulle imbarcazioni più i membri dell’equipaggio”, affermava l’onorevole Monia Benini, che partecipa all'iniziativa.
Alessandro

martedì 25 maggio 2010

La fine del mondo nel 2012?

Due archeologi americani, Arlen e Diane Chase, rivelano che la vera data dell’antica profezia è un’altra. Sono riusciti a penetrare i segreti dei Maya, realizzando la mappa dell’antica città di Caracol, in Belize, oggi coperta dalla giungla. Con la tecnologia LIDAR, basata su un laser montato su un aereo, sono riusciti, in un solo giorno, a ricostruire l’intera città di Caracol. Ha commentato Diana Chase: «Siamo stupefatti. L’uso del Lidar rivoluzionerà l’archeologia sui Maya allo stesso modo in cui lo hanno fatto la datazione al carbonio negli anni ’50 e l’interpretazione dei geroglifici Maya negli anni ’80 e ’90».
Il LIDAR rivoluzionerà la conoscenza della civiltà Maya, poichè permette di analizzare un intero insediamento urbano e il territorio circostante, consentendo di individuare le differenze tra i territori occupati dai Maya e quelli occupati dalle altre civiltà antiche. Da questi studi si è ricavato che la famosa 'profezia' Maya del 2012 è un'invenzione della «new age». L’attuale ciclo temporale maya dovrebbe terminare nel 4.946, e non il 22 dicembre 2012.
L’astronomia maya era molto avanzata, si basava su osservazioni dirette e dettagliate del cielo e sulle rilevazioni dei cicli dei pianeti, che venivano registrate in codici cartacei o con i geroglifici su pietra. La cosa più difficile era capire quanto tale civiltà fosse complessa, gli scienziati dovettero creare diversi modelli per spiegarla, ma con i dati forniti dal LIDAR si perfezionerà la conoscenza di questo antico popolo. Gli antichi abitanti dovettero avere una relazione stretta con l’ambiente circostante, che gestivano molto attentamente. A Caracol, inoltre, sono state fatte anche delle scoperte riguardanti i sacrifici umani rituali, che facevano parte della loro religione.
I dati ricavati con il LIDAR aiuteranno a capire quanto fu importante l'azione antropogenica dei Maya, cioè quanto profondamente avessero modificato il territorio che occupavano, e ciò potrà aiutare a capire perché abbandonarono queste terre; un processo che si sviluppò in più di 150 anni. I dati del LIDAR consentiranno di individuare come influirono su questo processo le differenze territoriali. La città di Caracol si estendeva per 177 Km quadrati, era grande, ma a differenza delle moderne città occidentali, i Maya v'integrarono aree dedite all'agricoltura, con presenza di terrazzamenti e cisterne per l'acqua; era una forma di urbanismo «a bassa intensità». Altre città simili furono Tikal, Calakmul e Coba, tutte delle stesse dimensioni.
Il LIDAR è un prodotto sviluppato nell'ambito del Programma di Archeologia Spaziale della NASA, che comprende l'impiego dei satelliti IKONOS e del laser LIDAR; i risultati di quest’ultimo sono stati superiori a quelli ottenuti dagli IKONOS. Il progetto archeologico del Caracol è il frutto della collaborazione tra l'University of Central Florida e l’Istituto di Archeologia del Belize e il National Center for Airborne Laser Mapping, che ha effettuato le rilevazioni aeree ed elaborato i dati raccolti con il LIDAR.

Alessandro

domenica 9 maggio 2010

Peppino Impastato, ricordare per continuare.

Oggi è il 32° anniversario dell'assassinio di Giuseppe Impastato, casualmente ucciso la notte prima del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, vittima anch'egli di forze oscure. Per anni s'è cercato di far passare l'omicidio mafioso di Impastato per un suicidio o per un incidente stile Giangiacomo Feltrinelli.
Solo recentemente è stato riconosciuto per quello che era evidente, per chi volesse vedere, anche all'epoca: l'ennesimo delitto mafioso e politico.
"Sarebbe importante che ciascuno di noi imparasse che per far vivere i tanti ammazzati, per far vivere la Sicilia e forse l'Italia tutta, dobbiamo, ciascuno di noi, fare al meglio il nostro lavoro, il nostro compito, e sarebbe importante che cercassimo di sapere..."

Alessandro

L'anomalia magnetica del lago Vostok

mercoledì 28 aprile 2010

Le donne piangono in Congo

E’ di stamattina la notizia che l’inviato speciale dell’ONU, Margot Wallstrom, ha rivolto un appello al Consiglio di Sicurezza, definendo il Congo come “la capitale mondiale dello stupro”, per porre un freno alle violenze. Nel primo trimestre di quest’anno, ci sono state 1244 denuncie per stupro.
Ma in realtà questa non è una novità. Ultimamente una giornalista, Emanuela Zuccalà, ha condotto un reportage nello Stato Africano in cui si evince che il Congo lotta da più di dieci anni per ottenere la giustizia richiesta. Inoltre c’è un documentario, “The Greatest Silence”, vincitore al Sundance Festival del 2008, che testimonia tutto ciò. A seguito dei conflitti tra nord e sud del Kivu, a ridosso della frontiera con il Ruanda, dal 1998 si combatte una delle guerre più sanguinose degli ultimi anni, dall’opinione pubblica considerata come una faida etnica, ma che in verità mira al controllo del territorio ricco di oro, diamanti e tantalio, un metallo molto raro in natura adoperato per la produzione di strumenti chirurgici e protesi. E lo stupro è l’arma e lo svago di tutte le milizie: dei ribelli, dei combattenti filo-governativi, delle etnie più povere e dell’esercito regolare. A farne le spese sono sempre le donne. E’ inimmaginabile quello che devono subire. Abusi di gruppo, torture con bastoni, coltelli, baionette. Colpi di pistola e fucile esplosi dentro i loro corpi. Evidentemente è il metodo più rapido per eliminare i futuri combattenti avversari. Ed inoltre ci sono le bambine, il piatto più goloso perchè c’è la credenza popolare che violare una vergine rende immortali.
Per renderci conto dei numeri, diciamo che nel 2008, e solo nel Sud del Kivu, l’agenzia dell’ONU Unfpa ha censito 11.600 donne che hanno chiesto cure a seguito di violenza sessuale. E l’unica struttura che si occupa di questo è l’ospedale di Panzi, un’istituzione specializzata a Bukavu, al confine con il Ruanda e sulle sponde del lago Kivu, la quale riceve tutti i casi di donne brutalizzate.
Amnesty International aveva raccomandato ai gruppi armati, al governo e alla comunità internazionale di agire immediatamente per porre fine alle violazioni dei diritti umani. Le raccomandazioni includono la richiesta ai gruppi armati di rilasciare immediatamente tutti i bambini reclutati per combattere, i cosiddetti baby-soldato, e di adottare misure per porre fine alla violenza sessuale. L’appello era del 2008, le guerre continuano, i bambini vengono arrolati con la forza ancora oggi e le donne continuano a partorire figli non voluti.

venerdì 23 aprile 2010

Ambiente: l'Italia ha idee atomiche

Ieri, 22 Aprile, Giornata mondiale della terra. Un giorno dedicato alla salvaguardia del nostro pianeta. E questa è la premessa. Ora passiamo ai fatti. Qualche giorno fa l’Italia ha presentato al Senato una mozione che propone di porre delle distanze dal resto d’Europa in fatto di “Green Economy”. Non come state immaginando. L’Italia accusa il resto d’Europa di catastrofismo,”la situazione non è così critica”. Mentre si rivolge lo sguardo verso un’economia globale basata su fonti rinnovabili e abbattimento delle emissioni nocive, l’Italia propone di andare avanti con petrolio e carbone. Inoltre, la maggioranza che porta avanti questo pensiero, ha la presunzione di insegnare la scinza all’IPCC (Intergovernmental Panel of Climate Change), una commissione intergovernativa sul mutamento climatico. Ovviamente tra i propositi sani e costruttivi c’è anche il piano di far saltare l’obiettivo di una riduzione del 20% di gas serra, l’aumento del 20% dell’efficienza energetica e la creazione di energia da fonti rinnovabili pari ad una quota del 20% sul totale di energia prodotta, fissata per il 2020. Mentre tutti paesi si stanno muovendo in questa direzione, Obama ha deciso di investire 150 miliardi di dollari, in dieci anni, nel settore delle energia da fonti rinnovabili, noi che facciamo? Ci facciamo prendere in giro, sull’ennesimo punto. Stamattina ho letto titoli del tipo “Solare termodinamico, in pole azienda italiana”, quindi il fotovoltaico è visibilmente in crescita, gli incentivi sono in calo. Però si continnuano a dare soldi al settore automobilistico o peggio ancora al nucleare. Se non ricordo male, c’è stato un referendum nell’87 in cui il popolo italiano avesse bocciato l’idea del nucleare!!
Comunque non disperiamo! Il 5 giugno è la Giornata mondiale dell’ambiente (qui il sito ufficiale), da oggi fino a questa data i nostri governanti riusciranno a realizzare qualche altra cazzata!!

mercoledì 21 aprile 2010

Aspettiamo tempi migliori...

Oggi le notizie sono veramente tante e succulente, partiamo con la città de L’Aquila che ha negato la cittadinanza onoraria a Bertolaso. La proposta era stata avanzata qualche mese fa, ma solo ieri si è arrivati alla conclusione che il capo della protezione civile non merita questo ricoscimento: 14 voti contrari e 2 favorevoli.
Passiamo allo scontro-incontro che anima il panorama politico di questi giorni. Berlusconi dice “Si faccia un partito suo”, ma il Presidente della Camera avverte che resterà ma non starà zitto. Ieri ha elencato tutti i motivi che lo hanno portato a prendere questa decisione. Dalle divergenze “politiche e non personali” con Tremonti, alla coalizione con la Lega che crea una scissione troppo marcata nel paese, invece di creare coesione sociale. E continua dichiarando che il PDL non ha “proposte precise sulle riforme”. Fini, comunque, non aspira a poltrone, rende pubblici i propri pensieri e dimostra, per l’ennesima volta, che la carica a cui è stato destinato sa ricoprirla con fermezza.
La nube di cenere generata dal vulcano islandese Eyjafjallajokull, il cui nome ha suscitato tanto errori di pronuncia da tutti i giornalisti e cronisti mondiali, si sta dissolvendo, quindi i cieli europei si stanno ripopolando di aerei. La situazione in italia è stata ripristinata ieri, nel pomeriggio. In serata si è reso attivo anche lo scalo inglese di Heathrow. Altri aeroporti internazionali stanno iniziando le loro normali attività e Germania e Svezia ancora restano chiusi. Per l’Eurocontrol, l’organizzazione Europea preposta alla sicurezza dello spazio aereo, i cieli sono sicuri al 75%. Non è il massimo, ma si spera che si vada verso un miglioramento della sicurezza.

E per ultimo la notizia che pone un bavaglio, un altro, all’informazione nazionale. Alle ore 14 di oggi, sarà presentato alla commissione Giustizia del Senato,il nuovo testo che prevede una regolamentazione delle intercettazioni. In sintesi, queste, non dovranno durare più di 60 giorni e ci dovrà essere la prova che ci sia un reato in corso. Non potranno essere pubblicate se non prima della chiusura delle indagini preliminari (praticamente anni) pena una sanzione che va da 10mila euro per una telefonata a 5mila euro per una parte della stessa e un anno di reclusione. Berlusconi è soddisfatto perchè è conscio del fatto che Napolitano ha sempre manifestato di non apprezzare questo sistema di far giustizia, quindi il Presidente del Consiglio ha un alleato importante. E’ vero che il sistema delle intercettazioni è squallido e genera pagine e pagine di verbali che, nolente o volente, rallentano il sistema giudiziario, ma è pur sempre vero che molti casi sarebbero stati sottaciuti se non ci fosse stato questo sistema.

lunedì 12 aprile 2010

Gino Strada, fondatore di Emergency, afferma che il governo Karzai vuole eliminare un testimone scomodo

«I nostri medici sono stati rapiti dalla polizia del governo Karzai, quel governo difeso dalla coalizione internazionale della quale fa parte anche l'Italia», accusa di Gino Strada, fondatore di Emergency, dopo l'arresto di tre operatori dell'organizzazione umanitaria in Afghanistan. «È iniziata una guerra preventiva per togliere di mezzo un testimone scomodo prima di dare il via a un'offensiva militare in quelle regioni - ha aggiunto -. È scattata una guerra a un ospedale: la cosa non mi sorprende perché la logica della guerra è diversa dalla nostra. Nella guerra un ospedale è qualche cosa di strano e di anomalo perché cura e cerca di salvare le vite invece di distruggerle».
Strada ha detto che in Afghanistan sono state eseguite 60mila visite ambulatoriali e 10mila ricoveri: «Abbiamo curato feriti grazie al rispetto delle convenzioni internazionali. Fino a poco tempo fa i trattati venivano rispettati. Anche quando c'era il regime filo-sovietico, i mujaddin, che oggi sarebbero chiamati ribelli, venivano portati in ospedale, curati e riaccompagnati da dove erano venuti. Oggi tutto questo non è possibile. Dopo i bombardamenti non è stato neppure possibile aprire un corridoio umanitario».

venerdì 9 aprile 2010

Ghedini l'ha fatta solida

Questa volta il ministro di giustizia Niccolò Ghedini, ma ancor prima l’avvocato personale di Berlusconi, Silvio Berlusconi, il premier, “l’unto dal Signore” o “il Cavaliere Mascarato”, come è solito chiamarlo Striscia la notizia, ha realizzato un testo che il Presidente della Repubblica, Napolitano, non poteva esimersi dal firmare. Si tratta della diciannovesima legge ad personam, fatta apposta per il nostro amato Presidente del Consiglio. La dicitura è “legittimo impedimento”, mettetelo bene in mente perchè lo sentirete molte volte nei diciotto mesi che seguiranno. Praticamente era la legge che Berlusconi aspettava per potersi proteggere da tutti i processi che gravano su di lui. Al premier basterà autocertificare, ogni qual volta sarà chiamato in tribunale, che per tale giorno ha un impegno istituzionale. Impegno che può essere di qualunque natura, dall’incontro con un premier straniero ad un faccia a faccia con un sindaco di qualunque Comune Italiano. Questa è l’ennesima sconfitta della giustizia italiana: tutti i cittadini, di fronte alla legge, sono uguali. Tutti tranne uno. L’unica speranza - è accaduto in passato con il Lodo Schifani, firmato dall’ex presidente Ciampi e poi bocciato dalla Corte costituzionale con la sentenza 13/2004, e con l’ultimo Lodo Alfano, anch’esso firmato da Napolitano e respinto dalla Corte con la sentenza 262/2009 - anche per il legittimo impedimento l’iter potrebbe essere il medesimo. Ma stavolta Ghedini ha congegnato il tutto in maniera inattaccabile. A quanto sembra Ghedini, stavolta, l’ha fatta solida!!

domenica 28 marzo 2010

Una scoperta che può riscrivere la storia dell'uomo

Secondo Johannes Krause, dell'Istituto Max Planck di Lipsia per l'antropologia evoluzionista, il frammento di una falange di un dito, rinvenuto nel 2008 nella grotta caverna di Denisova, a 6 km dal villaggio di Chernyi Anui, in Siberia, apparterebbe a un ominide differente dai Neandertal e dall'Homo Sapiens. Il reperto risale a 40 mila anni fa, quando gli unici ominidi sarebbero stati i Neandertal e i Sapiens. L'esistenza contemporanea di una terza specie di ominidi, porterebbe a rivedere conoscenze date per acquisite.
A ciò si è giunti studiando il Dna dell'osso rinvenuto. Un antenato comune Neandertal, Sapiens e ominide dell'Altai, esisteva 1 milione di anni fa. Stabilito che la razza umana è originaria dell'Africa, e che ha inziato a diffondersi nel resto del mondo circa 1,9 milioni di anni fa, con l'Homo Erectus, la paleontologia ha evidenziato altre due migrazioni dall'Africa: tra 500 mila e 300 mila anni fa, quella dei Neandertal, e 50 mila anni fa quella dei Sapiens. Ma l'ominide dell'Altai avrebbe tra i 48 mila e 30 mila anni fa, e quindi potrebbe essere venuto in contatto sia con i Neandertal, i cui resti sono stati rivenuti a circa 100 km dalla grotta di Denisova, sia con i Sapiens, che erano già presenti negli Altai più di 40 mila anni. Inoltre, nel 2003 nell'isola di Flores in Indonesia, sono stati trovati dei resti di un ominide, denominato Hobbit, risalenti a 13 mila anni fa, un possibile quarto ominide contemporaneo ai Sapiens.
«Sono estremamente sorpreso per questa scoperta», ha detto Svante Paabo, direttore del dipartimento di genetica dell'Istituto Max Planck, che ha aggiunto che occorrerà attendere l'analisi del genoma tratto dal nucleo delle cellule dei resti, per poter stabilire se l'ominide di Denisova appartiene a una nuova specie o a una linea evolutiva differente. Per il paleontologo inglese Terence Brown, che ha pubblicato su Nature un commento sulla ricerca, se le analisi saranno positive «si sarà obbligati a rivedere la storia della recente colonizzazione umana dell'Eurasia».
Alessandro

venerdì 19 marzo 2010

La Sicilia dei primati

Quando si pensa a che lavoro fare dopo aver studiato, ci si ritrova a fare sempre gli stessi pensieri: medico, avvocato, commercialista e via dicendo. Stamattina scopriamo che il lavoro più redditizio, almeno in Sicilia, è farsi mettere a capo della gestione per l’emergenza rifiuti. Pare che addirittura si possa arrivare a percepire uno stipendio, lordo per carità, di oltre 1300 euro al giorno. Al giorno, avete letto bene. L’ex dirigente generale dell’emergenza rifiuto, l’avvocato Felice Crosta, durante la presidenza di Cuffaro, è stato premiato con uno stipendio di 1.369 euro al giorno, 40.000 euro al mese. Dopo tanto discutere in tribunale, dopo anni di processi e dibattimenti si è arrivati alla fine. I soldi gli spettano. Così ha stabilito una legge regionale approvata dalla giunta Cuffaro. Ma a pensarci bene quei soldi se li è proprio meritati: I cassonetti continuano ad essere pieni, gli ATO (gli organismi preposti ad assicurare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti) hanno accumulato più di un milione di debiti e per finire, la gara d’appalto per la realizzazione dei tanto discussi termovalorizzatori è stata bocciata dall’ Unione Europea.

sabato 13 marzo 2010

A TERMINI IMERESE SCOPERTA LA PIU' GRANDE NECROPOLI DEL MEDITERRANEO

Circa 12.000 tombe di eta' preromana, con scheletri di soldati e civili, oltre a case e templi, sono state scoperte a Termini Imerese, a poca distanza dallo stabilimento della Fiat. Si tratta di una necropoli gigantesca, della Sicilia del VI e V secolo avanti Cristo.
L'assessore ai Beni Culturali della regione siciliana, Gaetano Armao: "E' la piu' grande necropoli del Mediterrano. Torna alla luce l'antica Himera, che fiorì in questa piana fino all'attacco fatale dei cartaginesi nel 408 a.C. Una scoperta che porterà linfa vitale e nuove prospettive economiche al territorio di Termini Imerese, che, oggi lo possiamo dire, non e' solo lo stabilimento Fiat".
La necropoli e' venuta alla luce un anno fa, durante i lavori per la costruzione di un tratto ferroviario. Inizialmente sono state individuate circa 500 tombe, ma successivamente gli archeologi hanno trovato non solo resti umani, ma anche un enorme corredo funerario di lucerne, crateri e ceramiche varie. Poi la grande scoperta: le diecimila tombe, di cui circa il 25-30% osptano neonati, e migliaia di oggetti quotidiani, tra cui 'guttus', piccoli vasetti di terracotta dotati di un beccuccio, i biberon dell'antichità. Elementi per comprendere gli usi e costumi della Magna Grecia al suo splendore.
Non mancano i resti delle battaglie svoltesi contro i cartaginesi, che distrussero la civiltà dell'antica Himera (Termini Imeresi): centinaia di scheletri di soldati e prigionieri, resti di frecce, coltelli e spade. Tutti reperti di valore eccezionale, infatti i due terzi delle tombe sono ancora dotate del corredo funerario.
La maggior parte del materiale recuperato e' stato trasferito nell'Antiquarium, che ospita le vestigia dell'antica città, ma per l'occasione dovrebbe essere realizzato un museo e forse anche un parco archeologico.
Sempre Armao: "Un territorio non vive solo di fabbriche. La necropoli di Termini Imerese, insieme a tutta l'area urbana antica gia' scoperta, puo' essere un grande volano di sviluppo e di nuovi posti di lavoro per l'intera zona. Un'area che costituisce un eccezionale incrocio di culture e di storie diverse, come tutta la Sicilia, dai greci ai fenici fino ai romani. Anche da qui parte la nostra idea di Sicilia come terra dal grande passato ma anche dal grande futuro, e sono convinto che, in futuro, Termini Imerese si ricordera' il grande valor estorico-archeologico del suo passato riemerso, sperando che nelfrattempo si sia risolto il drammatico presente di molti lavoratori".
Alessandro

mercoledì 3 marzo 2010

CILE - IL TERREMOTO HA SPOSTATO ASSE TERRESTRE E ACCORCIATO I GIORNI

Il terremoto che ha colpito il Cile sabato scorso, avrebbe spostato l'asse terrestre e abbreviato le giornate, afferma la Nasa. Secondo dei calcoli preliminari, i giorni si sarebbero ridotti di 1,26 microsecondi. Il sisma, spostando le placche tettoniche e alterando la distribuzione della massa del pianeta, può aver cambiato anche la velocita' di rotazione della Terra e quindi la durata del giorno.
''Ogni evento del mondo che coinvolge il movimento delle placche colpisce la rotazione della Terra'', afferma Benjamin Fong Chao, del Goddard Space Flight Center della NASA di Greenbelt, nel Maryland. Quando vi e' un cambiamento della distribuzione della massa, la rotazione terrestre accelera.
Richard Gross, geofisico del Jet Propulsion Laboratory della NASA di Pasadena, California, ha usato un modello matematico per determinare come possa aver influito sull'asse terrestre il sisma di magnitudo 8.8 che ha colpito il Cile. Secondo Gross, il terremoto potrebbe aver spostato l'asse terrestre di circa 8 centimetri, rendendo piu' corte le giornate.




Alessandro

Australia, piovono pesci dal cielo

Lajamanu, un villaggio di 699 abitanti, nel nord dell’Australia, è oggetto di piogge di pesci vivi. Un fenomeno meteorolo non identificato. Secondo il quotidiano Northern Territory News, la settimana scorsa, assieme alla pioggia sono caduti dal cielo dei pesci persici, molti ancora vivi. Secondo dei meteorologi, delle piccole ma potenti trombe d’aria si sarebbero formate sull'oceano aspirando i pesci, che trasportati dal temporale, ha permesso di farli piovere sulla terraferma assieme alla normale pioggia.
Mark Kersemakers, dell’Agenzia australiana di Meteorologia, ha dichiarato che si tratta di un “evento molto raro”. “La tempesta – spiega il meteorologo – potrebbe aver trascinato i pesci per più di 15 chilometri di altezza. Una volta in alto, si sono congelati. E dopo un po’ di tempo, sono stati rilasciati”.
Lajamanu si trova in territorio desertico, nella regione di Tanami a 600 dichilometri di distanza dall’Oceano Pacifico. Il fenomeno non è una novità, in Australia, poiché si era già verificato nel 1974 e nel 2004. Un abitante di Lajamanu ha commentatote l’accaduto, dicendo a un giornalista del “Northern Territory News”, che “quando saranno i coccodrilli a piovere dal cielo, dovremo aver paura”.




Alessandro

martedì 23 febbraio 2010

130 MILA ANNI FA, LE PRIME CROCIERE NEL MEDITERRANEO

Le prime crociere nel Mediterraneo risalgono a 130 mila anni fa, decine di migliaia di anni prima di quanto si ritenesse. Ciò è stato dimostrato dalla scoperta di utensili in un sito archeologico sull'isola Creta. "Sono rimasto basito dalla scoperta - dice Curtis Runnels dell'università di Boston -l'idea di trovare manufatti così vecchi a Creta era credibile quanto quella di trovare un iPod nella tomba di Tutankamen".
A mettere in discussione le teorie sul modo in cui la razza umana è giunta in Europa, sono stati dei frammenti di selce lavorata, a forma di ascia, lunghi 13 centimetri. Manufatti simili a quelli ritrovati in Africa, dove si crede sia nato l'uomo. Gli archeologi erano convinti che le 30 asce, trovate in 9 diversi siti a Creta, fossero vecchie di 10 mila anni. Dalla datazione al radiocarbonio, invece sono risultate essere state costruite 130 mila anni fa. Secondo i ricercatori questa è la prova che, a quell'epoca, l'uomo sapesse già navigare, una capacità che si credeva avesse sviluppato solo 50 mila anni fa.
"Questi uomini non erano capitati per caso, erano veri e propri marinai - continua l'esperto - il fatto che abbiamo trovato le asce in nove siti implica che molte persone sono arrivate qui via mare". I ricercatori hanno anche calcolato la possibile estensione del viaggio: dalla Turchia i primi navigatori avrebbero dovuto fare tappe anche di 40 chilometri, mentre un viaggio dall'Africa avrebbe richiesto 200 chilometri di mare aperto. Molti esperti ritengono che la prima testimonianza attendibile di lunghi viaggi via mare, siano dei resti ritrovati in Polinesia e risalenti a 50mila anni fa. Questa recente scoperta, conferma la tesi di coloro chi ritengono che le tecniche di navigazione siano state sviluppate molto prima.

Alessandro

Una nuova 'macchina del tempo' per gli archeologi

Il metodo di datazione al radiocarbonio, da molto tempo usato per determinare l’età dei reperti archeologici basati sul carbonio, è usato anche nella geologia. Dopo trent’anni di studi i ricercatori della Queen’s University di Belfast, nell’Irlanda del Nord, hanno realizzato una macchina per datazioni al radiocarbonio in grado di risalire fino a 50000 anni indietro.
Il principio scientifico sul cui si basa la datazione al radiocarbonio, sta nel fatto che piante e animali assorbono Carbonio 14 (14C), una varietà radioattiva del carbonio e dall’anidride carbonica durante la loro vita. La quantità di questo carbonio radioattivo, contenuta nei resti archeologici, diminuisce nel tempo secondo una precisa legge della biofisica. Perciò, dalla quantità di 14C ancora presente in un materiale, si può capire a che epoca risalga.
Uno dei maggiori problemi riguradante questo metodo di datazione, è che esso si basa sull’ipotesi che la concentrazione di 14C nell’atmosfera terrestre, sia sempre stata uguale nel tempo, ma in effetti, essa varia col variare di altri parametri, come l’intensità del campo magnetico terrestre o l’attività solare. Di conseguenza, per delle datazioni precise, è necessario correggere i risultati con delle “curve di calibrazione”, dei valori matematici che tengono conto delle variazioni possibili. Alla Queen’s University hanno saputo estendere (senza più errori) le curve di calibrazione per le datazioni risalenti a 50mila anni fa; il quale non è possibile arrivare, oggi, con questa tecnica.
Come ha sottolineato Ron Reimer della Queen’s School of Geography, Archaeology and Palaeoecology: “Questo risultato è significativo perché si estende su tutto l’arco temporale sul quale è possibile effettuarel a datazione al carbonio, cioè 50mila anni da ora. Inoltre, dal confronto tra i valori forniti da questa curva e quelli ottenuti analizzando campioni di ghiaccio antico o altri dati disponibili sul paleoclima, si potranno ricavare informazioni anche sui cambiamenti nell’attività solare e nella circolazione delle acque oceaniche nelle epoche passate”.
Alessandro

venerdì 12 febbraio 2010

IPOCRISIA E MALCOSTUME NELL'ITALIA DEL XXI SECOLO


Lo credevate possibile? Eppure è vero. Nell'Italia di oggi succedono cose strane, ma pochi se ne accorgono. Si grida allo scandalo se un Morgan di turno confessa di tenersi sù con la coca, lo si esclude dalla severa e arcigna madre-matrigna San Remo, per il bene di tutti e per evitare "modelli negativi" per le nostre giovani generazioni... Poi però, a proposito di modelli negativi, ogni giorno sentiamo di politici che nei ritagli di tempo fanno uso di sostanze stupefacenti, si danno alla gozzoviglia e al sesso promiscuo promettendo laute ricompense, e - udite udite -richiedono addirittura ai nuovi mostri del XXI secolo, gli immigrati "brutti, sporchi e cattivi", di imparare a memoria gli articoli della nostra gloriosa Costituzione, dimenticando di non conoscere, loro per primi, alcunchè di essa, neppure i primi articoli. Quelli, per intenderci, che proclamano che "l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" (l'ultima parte dell'art.1, chissà perchè, sfugge sempre), che "la sovranità spetta al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" (anche questa ultima parte, sfugge sempre, maledetta memoria!); e ancora quello che afferma: "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche..." (art.3).
E questi stessi benpensanti dimenticano anche - cosa assai più grave - di aver tentato più volte, poco prima, di smantellare la Carta costituzionale, retoricamente sbattuta in faccia agli stranieri ma disprezzata nella lettera e nello spirito, in nome degli interessi di pochi. Insomma, tornando a Morgan, ce la prendiamo con chi ammette di essere sotto cura, con chi sbaglia a parlare.
Ma voi, signori ministri e governanti benemeriti, pretedete di essere lucidi e questi sono i risultati!? Mah...Chi ci capisce è bravo.
Allora, a pochi giorni dall'apertura del festival e dall'uscita del prossimo Lapilli, per sdrammatizzare un po', proponiamo il sondaggio qui a fianco sull'esclusione di Morgan. (Tanto, state tranquilli, ce lo propineranno lo stesso con un invito a sorpresa come "ospite d'onore" all'ultimo momento. Alla faccia della morale!). Ad maiora.

Giuliana P.

martedì 26 gennaio 2010

Archeologia in Italia: tempi duri per Indiana Jones

L'archeologo: una professione non riconosciuta dallo Stato sottomessa alle cooperative private. Un codice deontologico per valorizzare chi scrive la storia d'Italia patrimonio dell'umanità per l'Unesco.
Nelle liste stilate dall'ente internazionale, il nostro paese si posiziona primo per ricchezze artistiche ed archeologiche. Oltre 850 siti che rappresentano circa il 40% dei beni archeologici mondiali. In un paese così ricco di storia, la professione di chi la storia la scrive non è nemmeno ufficialmente riconosciuta. Parliamo degli archeologi.
Per lo Stato Italiano, soltanto i 250 dipendenti pubblici del Ministero per i Beni Culturali hanno la qualifica di "archeologo" – nonostante abbiano lauree in altri ambiti. Di conseguenza, a partire dagli anni Settanta sono nate delle Cooperative Archeologiche, che – data la carenza normativa in materia – possono imporre condizioni di lavoro veramente disagevoli. Ad esempio, l'archeologo è costretto ad aprire partita I.v.a. e lavorare come libero professionista. Le paghe sono davvero ridotte ai minimi termini: per otto ore al giorno su un cantiere, privo di cassa integrazione e delle garanzie riservate ai dipendenti pubblici, riceve 80€ al giorno (su cui deve pagare tutte le tasse previste per il libero professionista).
Per mettere ordine in questo vuoto normativo sono nate l'Associazione Nazionale Archeologi e la Confederazione Nazionale Archeologi. L'A.n.a. rappresenta 2500 iscritti, provenienti da tutte le regioni d'Italia. Grazie a loro, in Parlamento è ora in lavorazione una proposta di legge, presentata dall'On. Madia del Pd, per regolamentare la professione. Uno dei punti fondamentali del testo è l'inserimento all'interno del Codice Urbani – che regola la materia dei Beni Culturali – della definizione "archeologo". Infatti, nel testo di legge si fa riferimento soltanto a tecnici e persone che "ritrovano ciò che è antico". Una definizione così ampia da aprire la strada a mercenari ed Indiana Jones privi di curriculum adeguato. La professione dell'archeologo non è soltanto lo scavo tecnico, ma è soprattutto la fase di ricerca scientifico-storica che lo precede.
Per valorizzare tutto questo, sia l'A.n.a. che la C.i.a. hanno redatto dei codici deontologici che ogni archeologo e cooperativa dovrebbe seguire, per il giusto rapporto morale ed etico nei riguardi del bene archeologico e dei colleghi. Prima cooperativa archeologica ad adottare il codice è stata ArcheologiAttiva, una libreria che fornisce servizi per missioni in Italia ed all'estero, nonché per il turismo integrato. Tra i capisaldi seguiti c'è proprio l'idea che l'archeologo non sia soltanto un "ritrovatore", ma soprattutto colui che "scrive la storia". E gli deve essere riconosciuto.

Alessio Viscardi
Avanguardie 11 Gennaio 2010

giovedì 21 gennaio 2010

Nucleare. Quando? Come?


Qualche mattina fa, alcuni attivisti di Greenpeace, l’associazione ambientalista probabilmente più grossa e conosciuta al mondo, sono saliti sul colosseo quadrato dell’Eur, a Roma, per protestare contro l’ENEL e la sua politica sul nucleare. Questo perchè, nel frattempo, dirigenti della società energetica, nel palazzo di Confindustria, decantavano i pregi di poter far tornare l’Italia al suo “passato nucleare”. L’ENEL ha portato con se tariffe e potenziali commesse per chiarire il quadro, ma Greenpeace sostiene che il tutto è un castello di carta affermando che “Enel presenta il nucleare come un affare che per i due terzi è riservato alle imprese italiane” - spiega Andrea Lepore, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace – “ma, a parte le norme sugli appalti di queste dimensioni che prevedono delle gare internazionali, gli impianti EPR proposti da Enel sono un affare solo per il costruttore francese a corto di ordinazioni e non certo per l'economia italiana." La quota riservata alle imprese italiane, secondo Enel, sarebbe pari a 12 miliardi di euro, corrispondente alla parte non nucleare degli impianti. Invece, secondo i dati pubblicati dall'azienda elettrica francese EDF, alleata di Enel nel riportare il nucleare in Italia, rileva Greenpeace , "la quota degli investimenti per le parti non nucleari degli impianti EPR è pari ad un massimo del 40% del totale. La parte prevalente delle commesse andrebbe quindi alle imprese francesi e non a quelle italiane". Inoltre, fa notare Greenpeace che le uniche due esperienze europee di costruzione di due EPR, in Finlandia e Francia, hanno già dimostrato che problemi di sicurezza, ritardi nella consegna e costi lievitati in corso d’opera sono una prassi consolidata e non un caso isolato. Anche Ermete Realacci, esponente del PD, sostiene che i costi per la costruzione di una centrale nucleare in Italia ricadrebbero tutti sulla collettività. Propone, invece, di continuare la strada intrapresa precedentemente e incentrare le risorse sullo sviluppo di fonti rinnovabili, sugli impianti solari e promuovere l’innovazione tecnologica nei confronti dell’abbattimento delle emissioni dannose, le quali stanno cambiando, o hanno già cambiato, il nostro clima in modo permanente.

lunedì 18 gennaio 2010

Tutti fuori casa, bamboccioni!!


Il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, continua una guerra senza avversari iniziata qualche anno fa da Tommaso Padoa Schioppa. L’ex ministro dell’economia aveva chiamato “bamboccioni” tutti i ragazzi dai 25 anni in su che ancora vivono con i genitori, Brunetta li vorrebbe fare uscire dal nucleo familiare per legge, li vorrebbe buttare fuori di casa e senza lasciare scelte a nessuno. Aggiunge, forse per discolparsi dalla provocazione lanciata, che in realtà ci sono i “bamboccioni” perchè le università e il walfare, per citarne alcune, funzionano male, praticamente è il sistema sociale che crea questo stallo nei giovani. Ovviamente sarebbe irrealizzabile attuare una legge così perchè servirebbero scuole funzionali, un mercato del lavoro più efficiente e un sistema di affitti costruito apposta per questo mercato di giovani “squattrinati” o alle prime armi. Quella di Brunetta è più un’accusa ai genitori che hanno realizzato una società più a misura di loro stessi che per i loro figli. I pareri dei colleghi politici sono dal tutto contro, da Umberto Bossiche lascia libertà di scelta alle famiglie e ovviamente ai ragazzi, diretti interessati al Ministro della Gioventù (ministero la cui funzione ancora non mi è chiara), Giorgia Meloni che afferma, invece, che “l’unica cosa che si può fare è dare la colpa è dei giovani d’oggi” (espressione che usava mia nonna: i giovani d’oggi e ai miei tempi), che però lancià la controprosta di realizzare una legge per imporre ai baby-pensionati (a tutti coloro che sono andati in pensione a 40 anni), di dare indietro i soldi presi sinora, in modo tale da creare oppurtunità lavorative per i giovani, i quali a tutt’oggi si devono dividere tra contratti temporanei ed un massimo di 15mila euro l’anno.
Chi li ha visti 15mila euro in un anno?

sabato 9 gennaio 2010

ARCHEOLOGIA: NEL MAR MORTO SCOPERTI RESTI DI UOMINI PREISTORICI 'MODERNI'

Gerusalemme, 8 gen. - (Adnkronos) - I ricercatori dell'Universita' di Gerusalemme hanno scoperto testimonianze di comportamenti umani sofisticati risalenti a 750.000 anni fa, circa mezzo milione di anni prima di quanto pensassero finora gli archeologi. La scoperta e' stata fatta nel corso degli scavi sul sito preistorico di Gesher Benot Yaaqov, situato lungo la faglia del Mar Morto, nella parte meridionale della Valle di Hula, nel nord di Israele, da un'equipe dell'Istituto di archeologia dell'Universita' di Gerusalemme.
L'analisi della distribuzione spaziale dei reperti rivela un modello di aree specifiche in cui si svolgevano varie attivita'. Questo tipo di destinazione - si legge in un comunicato dell'ateneo di Gerusalemme pubblicato on line su Israele.net - indica una concettualizzazione formalizzata dello spazio vitale, che richiede organizzazione sociale e comunicazione tra i membri del gruppo. Tali capacita' organizzative erano ritenute proprie solo degli uomini moderni.
Finora i tentativi di rintracciare le origini di questi comportamenti in vari siti preistorici nel mondo si erano concentrati sulle analisi spaziali dei siti del paleolitico medio, dove le aree di attivita', in particolare quelle associate ai focolari, sono state trovate solo fino a circa 250.000 anni fa.
Il nuovo studio dell'Universita' di Gerusalemme descrive uno strato acheuleano (cultura primitiva con utensili di pietra) a Gesher Benot Yaaqov che e' stato datato a circa 750.000 anni fa. I reperti consistono in numerosi utensili di pietra, ossa di animali e una ricca collezione di resti botanici.

venerdì 8 gennaio 2010

Archeologia: scoperta in Brasile la vera El Dorado

(ANSA) - LONDRA, 6 GEN - La leggendaria El Dorado esiste davvero: e' finalmente venuta alla luce nel Brasile occidentale vicino al confine con la Bolivia. Il ritrovamento e' avvenuto grazie a nuove immagini satellitari e a fotografie aeree. Si tratta di oltre 200 strutture circolari e poligonali, disposte in una precisa rete geometrica che si estende per una lunghezza di oltre 250 km.
Quanto scoperto finora potrebbe essere soltanto un decimo di quanto fu costruito da una civilta' sconosciuta precolombiana
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