Lapilli nr.29 - Dicembre 2011

martedì 23 febbraio 2010

130 MILA ANNI FA, LE PRIME CROCIERE NEL MEDITERRANEO

Le prime crociere nel Mediterraneo risalgono a 130 mila anni fa, decine di migliaia di anni prima di quanto si ritenesse. Ciò è stato dimostrato dalla scoperta di utensili in un sito archeologico sull'isola Creta. "Sono rimasto basito dalla scoperta - dice Curtis Runnels dell'università di Boston -l'idea di trovare manufatti così vecchi a Creta era credibile quanto quella di trovare un iPod nella tomba di Tutankamen".
A mettere in discussione le teorie sul modo in cui la razza umana è giunta in Europa, sono stati dei frammenti di selce lavorata, a forma di ascia, lunghi 13 centimetri. Manufatti simili a quelli ritrovati in Africa, dove si crede sia nato l'uomo. Gli archeologi erano convinti che le 30 asce, trovate in 9 diversi siti a Creta, fossero vecchie di 10 mila anni. Dalla datazione al radiocarbonio, invece sono risultate essere state costruite 130 mila anni fa. Secondo i ricercatori questa è la prova che, a quell'epoca, l'uomo sapesse già navigare, una capacità che si credeva avesse sviluppato solo 50 mila anni fa.
"Questi uomini non erano capitati per caso, erano veri e propri marinai - continua l'esperto - il fatto che abbiamo trovato le asce in nove siti implica che molte persone sono arrivate qui via mare". I ricercatori hanno anche calcolato la possibile estensione del viaggio: dalla Turchia i primi navigatori avrebbero dovuto fare tappe anche di 40 chilometri, mentre un viaggio dall'Africa avrebbe richiesto 200 chilometri di mare aperto. Molti esperti ritengono che la prima testimonianza attendibile di lunghi viaggi via mare, siano dei resti ritrovati in Polinesia e risalenti a 50mila anni fa. Questa recente scoperta, conferma la tesi di coloro chi ritengono che le tecniche di navigazione siano state sviluppate molto prima.

Alessandro

Una nuova 'macchina del tempo' per gli archeologi

Il metodo di datazione al radiocarbonio, da molto tempo usato per determinare l’età dei reperti archeologici basati sul carbonio, è usato anche nella geologia. Dopo trent’anni di studi i ricercatori della Queen’s University di Belfast, nell’Irlanda del Nord, hanno realizzato una macchina per datazioni al radiocarbonio in grado di risalire fino a 50000 anni indietro.
Il principio scientifico sul cui si basa la datazione al radiocarbonio, sta nel fatto che piante e animali assorbono Carbonio 14 (14C), una varietà radioattiva del carbonio e dall’anidride carbonica durante la loro vita. La quantità di questo carbonio radioattivo, contenuta nei resti archeologici, diminuisce nel tempo secondo una precisa legge della biofisica. Perciò, dalla quantità di 14C ancora presente in un materiale, si può capire a che epoca risalga.
Uno dei maggiori problemi riguradante questo metodo di datazione, è che esso si basa sull’ipotesi che la concentrazione di 14C nell’atmosfera terrestre, sia sempre stata uguale nel tempo, ma in effetti, essa varia col variare di altri parametri, come l’intensità del campo magnetico terrestre o l’attività solare. Di conseguenza, per delle datazioni precise, è necessario correggere i risultati con delle “curve di calibrazione”, dei valori matematici che tengono conto delle variazioni possibili. Alla Queen’s University hanno saputo estendere (senza più errori) le curve di calibrazione per le datazioni risalenti a 50mila anni fa; il quale non è possibile arrivare, oggi, con questa tecnica.
Come ha sottolineato Ron Reimer della Queen’s School of Geography, Archaeology and Palaeoecology: “Questo risultato è significativo perché si estende su tutto l’arco temporale sul quale è possibile effettuarel a datazione al carbonio, cioè 50mila anni da ora. Inoltre, dal confronto tra i valori forniti da questa curva e quelli ottenuti analizzando campioni di ghiaccio antico o altri dati disponibili sul paleoclima, si potranno ricavare informazioni anche sui cambiamenti nell’attività solare e nella circolazione delle acque oceaniche nelle epoche passate”.
Alessandro

venerdì 12 febbraio 2010

IPOCRISIA E MALCOSTUME NELL'ITALIA DEL XXI SECOLO


Lo credevate possibile? Eppure è vero. Nell'Italia di oggi succedono cose strane, ma pochi se ne accorgono. Si grida allo scandalo se un Morgan di turno confessa di tenersi sù con la coca, lo si esclude dalla severa e arcigna madre-matrigna San Remo, per il bene di tutti e per evitare "modelli negativi" per le nostre giovani generazioni... Poi però, a proposito di modelli negativi, ogni giorno sentiamo di politici che nei ritagli di tempo fanno uso di sostanze stupefacenti, si danno alla gozzoviglia e al sesso promiscuo promettendo laute ricompense, e - udite udite -richiedono addirittura ai nuovi mostri del XXI secolo, gli immigrati "brutti, sporchi e cattivi", di imparare a memoria gli articoli della nostra gloriosa Costituzione, dimenticando di non conoscere, loro per primi, alcunchè di essa, neppure i primi articoli. Quelli, per intenderci, che proclamano che "l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" (l'ultima parte dell'art.1, chissà perchè, sfugge sempre), che "la sovranità spetta al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" (anche questa ultima parte, sfugge sempre, maledetta memoria!); e ancora quello che afferma: "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche..." (art.3).
E questi stessi benpensanti dimenticano anche - cosa assai più grave - di aver tentato più volte, poco prima, di smantellare la Carta costituzionale, retoricamente sbattuta in faccia agli stranieri ma disprezzata nella lettera e nello spirito, in nome degli interessi di pochi. Insomma, tornando a Morgan, ce la prendiamo con chi ammette di essere sotto cura, con chi sbaglia a parlare.
Ma voi, signori ministri e governanti benemeriti, pretedete di essere lucidi e questi sono i risultati!? Mah...Chi ci capisce è bravo.
Allora, a pochi giorni dall'apertura del festival e dall'uscita del prossimo Lapilli, per sdrammatizzare un po', proponiamo il sondaggio qui a fianco sull'esclusione di Morgan. (Tanto, state tranquilli, ce lo propineranno lo stesso con un invito a sorpresa come "ospite d'onore" all'ultimo momento. Alla faccia della morale!). Ad maiora.

Giuliana P.