Questa volta il ministro di giustizia Niccolò Ghedini, ma ancor prima l’avvocato personale di Berlusconi, Silvio Berlusconi, il premier, “l’unto dal Signore” o “il Cavaliere Mascarato”, come è solito chiamarlo Striscia la notizia, ha realizzato un testo che il Presidente della Repubblica, Napolitano, non poteva esimersi dal firmare. Si tratta della diciannovesima legge ad personam, fatta apposta per il nostro amato Presidente del Consiglio. La dicitura è “legittimo impedimento”, mettetelo bene in mente perchè lo sentirete molte volte nei diciotto mesi che seguiranno. Praticamente era la legge che Berlusconi aspettava per potersi proteggere da tutti i processi che gravano su di lui. Al premier basterà autocertificare, ogni qual volta sarà chiamato in tribunale, che per tale giorno ha un impegno istituzionale. Impegno che può essere di qualunque natura, dall’incontro con un premier straniero ad un faccia a faccia con un sindaco di qualunque Comune Italiano. Questa è l’ennesima sconfitta della giustizia italiana: tutti i cittadini, di fronte alla legge, sono uguali. Tutti tranne uno. L’unica speranza - è accaduto in passato con il Lodo Schifani, firmato dall’ex presidente Ciampi e poi bocciato dalla Corte costituzionale con la sentenza 13/2004, e con l’ultimo Lodo Alfano, anch’esso firmato da Napolitano e respinto dalla Corte con la sentenza 262/2009 - anche per il legittimo impedimento l’iter potrebbe essere il medesimo. Ma stavolta Ghedini ha congegnato il tutto in maniera inattaccabile. A quanto sembra Ghedini, stavolta, l’ha fatta solida!!
Lapilli nr.29 - Dicembre 2011
venerdì 9 aprile 2010
Ghedini l'ha fatta solida
Pubblicato da faustidio alle 10:50
Etichette: berlusconi, ghedini, legge ad personam, legittimo impedimento
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