Lapilli nr.29 - Dicembre 2011

mercoledì 25 febbraio 2009

Alla ricerca della nuova Springfield


Bene bene, a quanto pare dopo l’accordo tra monsieur Sarkozy e il fido Silvio sul nucleare, con la cooperazione tra Enel e Edf, non resta che rassegnarci al ritorno delle centrali nucleari in Italia. Paura? Ma no, tranquilli! Una parte del mondo scientifico ci ripete che le centrali di ultima generazione sono sicure, asciutte e pulite. Speriamo però non siano sicure come le centrali francesi, dove negli ultimi 7 mesi si sono verificati 10 incidenti, di cui almeno un paio di una certa gravità, a Tricastin e Pierrelatte. E poi, come non credere al ministro Scajola, che dice che il nucleare è scelta obbligata per non restare a secco d’energia? L’unica scelta possibile. Il sole può attendere.
Ma quali saranno le sedi delle 4 nuove centrali previste? In pole position la Sicilia che si è candidata (!) per una centrale nella zona tra Augusta e Ragusa, poi la Puglia, la Basilicata e il Veneto, nella zona di Porto Tolle (Rovigo). Facile immaginare, dopo i no-Tav, i no-Ponte, i no-Dal Molin anche i no-Atomo…
Eppure un sito ideale per una centrale nucleare ci sarebbe: Arcore.

venerdì 20 febbraio 2009

al via il Decreto antistupri


Il consiglio dei ministri, ha approvato all’unanimità il decreto antistupri. Il decreto, come preannunciato, autorizza le ronde a cui i semplici cittadini potranno partecipare. In realtà è stato previsto per gli ex agenti di polizia, ma si sa che il popolo italiano seguirà la tendenza e si armerà… No!! I membri non dovranno essere armati, e dovranno procedere in coordinamento con il prefetto, ci saranno delle liste di volontari depositate in prefettura e ovviamente dovranno essere incensurati. Tutto questo a seguito dei recenti fatti accaduti. Ma il premier ci rassicura. I casi di stupro, dal 2006, sono diminuiti del 10%, anche grazie ai pattugliamenti dei militari nelle nostre città. Sarà vero? Allora perché far ricorso alla legislazione d’urgenza? E come mai, in questa norma si parla anche del fatto che gli immigrati dovranno essere trattenuti nei centri di identificazione per sei mesi, quando sino ad ora erano previsti due mesi?

domenica 15 febbraio 2009

Baciamo le mani


Che fine ha fatto l’ex sindaco di Catania? Dove è andato a svernare il “simpatico” guaglione che ha lasciato la città immersa nei debiti (oltre 900 milioni di euro), al buio e in uno stato di degrado senza precedenti? Premiato da Berlusconi con un posto al Senato nelle ultime elezioni, guardacaso alla vigilia della condanna in primo grado, lo scorso 2 maggio, a due anni e mezzo di reclusione per abuso d’ufficio e violazione della legge elettorale, sembra ora alle prese con altri grattacapi.
La Procura di Catania ha infatti chiesto per Scapagnini il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio per gare d’appalto pilotate e modifica illegale del bando, nell’ambito dell’inchiesta sui parcheggi sotterranei da realizzare in projet financing. Tra gli altri 7 soggetti coinvolti nell’inchiesta, sono stati rinviati a giudizio per turbata libertà degli incanti anche i rappresentanti legali delle ditte Virlinzi e Costanzo, che avrebbero dovuto realizzare le opere.
E mentre la città è volontariamente tenuta all’oscuro su tutti gli intrallazzi tra politica e imprenditoria locale (per molto meno in Campania è scoppiato un putiferio che ha coinvolto l’imprenditore Romeo e diversi politici), a quali altri baci starà pensando il nostro caro Umberto?

domenica 8 febbraio 2009

Il volo degli avvoltoi


Potevano mancare gli avvoltoi al momento dell’epilogo della triste vicenda di Eluana Englaro? Ovviamente no. Eppure da anni il padre di Eluana lotta per liberare la figlia, che da 16 anni non-vive con un sondino che le porta cibo e acqua in un corpo spento e imbottito di farmaci. Dove fossero questo e i precedenti governi, genuflessi al sacro-romano-impero-vaticano, quando si trattava di porre all’ordine del giorno il tema del testamento biologico non è chiaro. Ora che la magistratura si è pronunciata, in assenza di una legge che regoli la materia, non resta che strumentalizzare, avrà pensato Silvio. Attaccare la Costituzione, ben sapendo che un decreto emesso dal governo per annullare una sentenza di un giudice è incostituzionale, come ha ricordato Napolitano, che della Carta è custode. Usare Eluana per avvertire il Colle che chi comanda è lui.
Il resto è il solito squallido contorno di esternazioni del premier-medico (“Eluana non è in morte celebrale perché respira ed è autonoma, e potrebbe in ipotesi anche avere un figlio”) e del premier-cabarettista che si augura di “fare in tempo” con la legge, ora che l’alimentazione è stata sospesa, perché “una persona normale sta due o tre giorni senza mangiare e bere. Pannella ne sa qualcosa”.
Più in basso di così si può?