Lapilli nr.29 - Dicembre 2011

venerdì 6 agosto 2010

Hiroshima

Hiroshima
Io sono il reverendo Kiyoshi Tanimoto
Laureato alla Emory College, Atlanta,
Pastore della Chiesa metodista di Hiroshima
Ero in un sobborgo occidentale, quando la bomba ha colpito
Come un bagliore di luce solare.
Temendo per mia moglie e la mia famiglia
Tornai indietro di corsa in città
Dove ho visto centinaia e centinaia di persone in fuga
Ognuno di loro era stato colpito, in qualche modo.
Le sopracciglia di alcuni erano state bruciate
La pelle pendeva dalle loro facce e le mani
Alcuni vomitavano mentre camminavano
Su alcuni corpi nudi le ustioni avevano impresso delle orme
Delle forme dei fiori trasferiti
Dal loro kimono sulla pelle umana.
Quasi tutti avevano la testa china
Guardavano davanti a sé, in silenzio
E non hanno mostrato un'espressione qualunque.
Sotto molte case ho sentito gente che urlava in trappola
Gridando aiuto, ma non c’era nessuno per aiutarli
E il fuoco stava arrivando.
Raggiunsi a una giovane donna che portava il suo bambino morto
Che mi pregava di ritrovare il marito
Così ha potuto vedere il bambino per l'ultima volta.
Non c'era nulla che potessi fare, se non rincuorarla.
Per caso ho incontrato mia moglie
Sia lei che il nostro bambino erano vivi e vegeti.
Per giorni ho portato acqua e cibo ai feriti e ai moribondi.
Mi sono scusato con loro: "Perdonami," dissi, "per non condividere il tuo peso".
Io sono il reverendo Kiyoshi Tanimoto
Pastore della Chiesa metodista di Hiroshima
Ero in un sobborgo occidentale, quando la bomba ha colpito
Come un bagliore di luce solare.

La poesia è basata sul contenuto del libro "Hiroshima" di John Hersey.
Traduzione di Alessandro