Lapilli nr.29 - Dicembre 2011

giovedì 27 dicembre 2007

U ZUCCU, QUESTO SCONOSCIUTO


La vigilia di Natale ho deciso di immergermi nella tradizione e andare in cerca del ceppo di Natale. Si, è proprio lui: "u zuccu"! E mi stupisce il fatto che molti miei concittadini catanesi non conoscono questa antica tradizione popolare. E mi chiedono di che si tratta, prendendomi per pazza! Perciò ne scrivo ora, una volta per tutte, per ricordare a curiosi e giovani troppo "urbanizzati" che questa tradizione resiste in paesi e cittadine etnee come Acireale e Giarre, per limitarci alle più vicine località. Ma esiste anche a Santa Venerina, a Letojanni e in provincia di Siracusa. Si tratta di un' enorme catasta di rami e tronchi, che si infiamma formando un altissimo falò in una piazza al centro del paese. Io ho ammirato quello di Acireale, che è ancora acceso davanti a piazza Duomo. Uno spettacolo! La fiamma, simbolo di fede, di amore sacro o profano, di passione o di morte, attrae e ammalia chi vi si accosta, sia fedeli che atei. Ed è luce del nuovo anno che sta per arrivare e del vecchio che brucia e si consuma tra la cenere. Insomma, ce n'è per tutti i gusti, non credete? Andatelo a vedere. E a sentire... perchè il calore che emana riporta indietro nel tempo, a quando la gente riscaldava cuore e membra stanche, prima dei termosifoni con tanto di termostato!
Giuliana Papa

lunedì 24 dicembre 2007

Buon Natale!

E’ arrivato il natale e siamo tutti più buoni, quindi non vogliamo tediarvi con argomenti polemici e provocatori. Il natale è un momento di riunione per molte famiglie, in cui si dà fondo alle ricette tipiche della tradizione italiana e regionale. Secondo un’indagine della coldiretti sono stati acquistati meno prodotti alimentari stranieri: salmone, ostriche e caviale, per i quali si è registrato un calo del 7% nei primi nove mesi dell’anno che sta per concludersi. L’Italia però si divide tra albero e presepe. Se al nord vince l’albero, al sud il 70% delle famiglie farà il presepe, forse perché il sud ha forti influenze della cultura mediterranea, mentre il nord è più laico. L’osservatorio di Milano, a seguito di un’indagine statistica, afferma che tra il 24 ed il 25, più del 15% dei cittadini andranno ad una funzione religiosa, e Catania detiene il primato, seguita da Napoli e Bari. Bologna, invece, è la città più laica d’Italia. Un occhio di riguardo va anche agli anziani, che non vanno lasciati soli. Lo consiglia l’University of California, sulla rivista Forbes. Evitare di sottoporli a lunghi viaggi per non stancarli, far passare le festività con le persone care e, se possibile, condividere con loro la preparazione dei pasti al fine di mantenerli attivi e farli sentire utili. Quindi far dimenticare la solitudine che può sfociare in depressione.
Romano Prodi, sulla Gazzetta di Reggio Emilia lancia un messaggio di speranza dichiarando che "Nonostante i problemi, le difficoltà e le tensioni, non dobbiamo avere alcuna paura del futuro".
Auguri anche da parte dalla redazione.

mercoledì 19 dicembre 2007

GIANNI AMELIO A CATANIA. E NESSUNO SE NE ACCORGE...


Proprio strano... da ieri è in corso una splendida retrospettiva sui film del grande regista Gianni Amelio - tra l'altro di origine calabrese, un uomo del Sud che dovremmo sentire vicino - e che succede? Vado con ampio anticipo, ieri, martedì 18, alla proiezione al Centro Zo del film dell'82 "Colpire al cuore" e trovo una ventina di persone ad assistere! E se non consideriamo Lucia Sardo, Sebastiano Gesù e qualche altro attore o critico addetto ai lavori, non so quanti rimanevano, come me, appassionati di cinema! Come si spiega? Mi appello ai tanti cinefili di Catania: che fine avete fatto, voi che affollate il cinestudio dell'Odeon?! Mi sa che qualcosa non ha funzionato nella "comunicazione" dell'evento, come si dice in gergo tecnico. E sul nostro unico quotidiano locale, "l'innominabile", si sono scordati anche un breve accenno... Mah!
Intanto, per fare qualcosa nel mio piccolo, invito tutti a vedere gli ultimi film previsti nella rassegna in questi giorni. Tante scuse, dunque, a questo maestro del cinema, e un personale grazie da parte mia, per avermi saputo emozionare con un film privo di retorica sulle Brigate Rosse e sul rapporto senza tempo tra un padre e un figlio. E - perchè no? - un grazie anche per avermi dedicato un po' del suo tempo quando l'ho avvicinato a fine film.
Calendario:
Mercoledì 19: ore 18,30: Il ladro di bambini; ore 20,30: Così ridevano (con la presenza in sala di Amelio); ore 22,30: Porte aperte;
Giovedì 20: ore 18,30: Lamerica; ore 20,30: Le chiavi di casa; ore 22,30: La stella che non c’è.
La visione è gratuita. Location: Centro Zo, Catania.

Giuliana Papa

sabato 15 dicembre 2007

Nuovo Look per Ratzinger

Il regista Franco Zeffirelli si è reso disponibile per curare l'immagine del Papa.
Zeffirelli ha constatato che l'immagine del Papa non è fortunata, in quanto succede ad un personaggio carismatico ed estremamente mediadico qual era Wojtyla. L'attuale Joseph Ratzinger ha ancora un aspetto rigido, legato al solito cliche del cittadino tedesco, non sorride, non fa battute di spirito...
Insomma, si deve cambiare look!!!!
Il regista asserisce, inoltre, che la chiesa nelle ultime rappresentazioni cinematografiche e televisive non è valorizzata, ma addirittura offesa.
Zeffirelli vorrebbe fare da supervisore al fine di rendere popolare il messaggio cristiano.
La chiesa ancora non ha rilasciato commenti...

giovedì 13 dicembre 2007

Berlusconi indagato

Il commerciante è stato colto con le mani nella marmellata. Intercettazione telefonica canta.
E subito si scatena la polemica. Linciamo il giornalista, tagliamo le … ai magistrati, mandiamo un esposto a Mastella. “Ho fatto un esposto al ministro affinché provvedesse come ha fatto in altre situazioni meno gravi”, dice Berlusconi, come a dire che se non si muove verrà evirato anche il ministro della giustizia.


Ma la paura qual è? Il premier, anzi EX premier, ha fatto la corte ai senatori chiedendo di far cadere il governo Prodi, in cambio prometteva posti di viceministro. Ed ora? Adesso che è stato scoperto il fine, che il trucchetto è stato svelato, il gioco non può più funzionare.
Ormai non sa più cosa inventarsi, le ha provate tutte, persino il metodo Moggi.
Caro Babbo Natale…
Certo, di una cosa non ha torto. Credo che la fuga di notizie sia deleteria per il proseguimento delle indagini, peraltro coperte da segreto. Inoltre non è corretto attaccare innanzitutto la magistratura. Comprendo che il fine è quello di portare la magistratura sullo stesso piano della lotta politica, ma dico… Ognuno faccia il proprio mestiere. Quindi, magari qualcuno capisse che la politica non è un settore per uomini d’impresa, facendosi da parte, e magari questo qualcuno tornasse a gestire i propri affari delle varie Milano 37, Milano 38…

lunedì 10 dicembre 2007

Fuori Luttazzi. Chi resta?

Hanno cacciato Luttazzi dalla TV. Per salvaguardare l’immagine della stessa televisione.
Ma che cosa devono salvaguardare? Se lo sappiamo tutti che la TV è una loggia massonica, che comandano sempre gli stressi, che l’informazione è pilotata, che non toccate la chiesa perché scotta, che ti do carta bianca e poi ti sbatto fuori a pedate in culo, che Santoro, Biagi e Quell’altro lì-come-si-chiama gli sono stati sempre sopra le balle, che nonostante La7 sia un’emittente molto spinta, per certi temi trattati, evidentemente è anche supina, che Costanzo a Mediaste e Ferrara a La7.
Si sono fatti paragoni, in questi giorni. Luttazzi lo hanno paragonato a Guzzanti: giusto. Lo hanno paragonato a Grillo: giusto. Lo hanno paragonato addirittura al Grande dittatore di Chaplin: pretenzioso ma giusto. Lo hanno paragonato al Bagaglino: al Bagaglino?!?!? Ma la guardate la TV?

martedì 4 dicembre 2007

Vince Putin. E l'Italia?

In questi giorni ci chiediamo se Putin si meritava di vincere alle elezioni, se ci sono stati brogli elettorali, se se se…
E’ vero che ormai siamo abituati ad essere guardinghi verso qualunque tipo di azione politica, ipotizziamo subito un inciucio, un doppio fine, ma stavolta pare sia tutto in regola.
Cosa ha fatto l’ex colonnello del KGB per il proprio paese? Alle prime elezioni, Putin ritrovò un paese a terra, sull’orlo del fallimento, e in questi anni, anche se con metodi poco democratici, è riuscito a dare un po’ di dignità alla Russia, si è imposto come fornitore globale di energia, gas per l’esattezza, e grazie a Bush! Si, perché il presidente americano non si è reso conto che per ogni centesimo di aumento del greggio, la Russia apportava un egual incremento del prezzo del gas Siberiano. Adesso Gasprom è tra i più potenti colossi economici del mondo. E anche l’Italia ne fa le spese.
E poi? Beh! Tante cose ancora, ma tra le più importanti innovazioni politiche, ha creato un “fondo di compensazione”, ovvero una cassa in cui convergono gli introiti del paese, da adoperare in periodi di magra, di ristrettezze.
E l’Italia? Continua a farsi gli affari suoi con i favoritismi, con le leggi ad-personam, con le centrali eoliche, con il conto energetico, con il solare termodinamico…
Poi critichiamo Putin…