Lapilli nr.29 - Dicembre 2011

domenica 6 gennaio 2008

Chi vuole l'immondizia?

Munnizza munnizza.
Il caso Napoli può sembrare una faccenda locale, ma non è così, la cronaca delle maggiori testate di tutto il mondo si interessano a questo affare sporco, e persino le autorità europee di Bruxelles sono allarmate da quanto sta accadendo. Perché a Napoli le cose non funzionano? La Regione non funziona, il Comune non funziona, il Commissario ai rifiuti non funziona e le imprese deputate a questo servizio…non funzionano. La camorra ne approfitta. Le discariche fanno la ricchezza dei proprietari di quei terreni. La commissione bicamerale d’inchiesta guidata dal senatore Barbieri, da un’indagine, afferma che il costo totale della prima fase del ciclo dei rifiuti si aggira tra i 500 e i 600 milioni di euro l’anno. La soluzione potrebbe essere costruire un termovalorizzatore. Ma…
L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle e diossine; ai rifiuti bisogna aggiungere acqua, calce e bicarbonato; da 1000 kg. di rifiuti vengono generati 300 Kg. di ceneri solide. Queste possono provocare cancro, Parkinson, Alzheimer, ictus, infarto, malformazioni fetali. Nell’ultima finanziaria sono stati accordati dei finanziamenti verso gli inceneritori già costruiti.
Il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti potrebbe essere un’alternativa, dato che dimostrano che ridurrebbero ad un 30% la sostanza che andrebbe, in questo momento in discarica, in un futuro vedremo. Ovviamente adottare questo sistema, qualunque esso sia, richiederebbe un rispetto civico, un dovere civico a cui non siamo abituati. Si parte da un processo di differenziazione della plastica, vetro, lattine, legno, carta al fine di riciclare i materiali. Se possiamo superare questo scoglio, quel che resta viene trattato con processi diversi tra loro, per metodologia e finalità. Il processo di bioessicazione potrebbe esserne uno. Questo moderno sistema, tramite il carbonio organico, produce CDR (combustibile derivato dai rifiuti), il quale, ad esempio, potrebbe essere bruciato in forni industriali costituendo un vantaggio economico per molte industrie.
Di tesi alternative sullo smaltimento dei rifiuti ne sono state fatte parecchie, ma…
continuiamo a gettare il sacchetto sotto casa e qualcun' altro lo raccoglierà.


















fonti:
atia.it
beppe grillo
wikipedia
La repubblica

6 commenti:

Nemo ha detto...

L'Italia riesce a far parlare di sè sempre per avvenimenti vergognosi.
Dobbiamo esserne orgogliosi: oltre alla mafia, quando andremo all'estero, ci chiederanno anche dei rifiuti!

faustidio ha detto...

...o la mafia dei rifiuti di spaghetti, pizza e mandolino...

Anonimo ha detto...

ok, ok. Sono d'accordo. Ma parliamoci chiaro. Qualcuno deve pur rinunciare a qualcosa. Qual è la soluzione più indolore per questo carico di immondizia in cui la società dei consumi ci sta facendo annegare? Io non me ne intendo, ma forse bisogna trovare un compromesso, non credete? Se non è il termovalorizzatore, cosa c'è di meglio? Comunque, questa soluzione è adottata in molti Stati. O no? Illuminatemi...

faustidio ha detto...

il termovalorizzatore potrebbe essere una soluzione, ma ha effetti troppo negativi, soprattutto sull'ambiente, persone comprese. Immagina questa spazzatura, ovviamente non differenziata, che viene bruciata e trasformata in cenere da cui si avvia il processo delle polveri sottili, delle diossine etc...
Mi rendo conto che parlare di riciclaggio è assurdo, siamo arrivati troppo tardi, ma non trovo giusto che altre regioni debano sotterrare i rifiuti campani, che una regione lombardia debba adattare i propri impianti per bruciare immondizia inadatta allo scopo, dal momento che in tale c'è una differenziazione del rifiuto pari al 60%. Partiamo dall'educare la gente, poi possiamo parlare delle eventuali soluzioni.

faustidio ha detto...

... è in arrivo una nave.
sbarcherà a Porto Empedocle.
indovinate che porta?

Giuliana Papa ha detto...

Però... a Porto Empedocle arriva un carico di immondizia colossale e pochi reclamano, in una delle province - lo dice La Stampa di oggi - con la qualità della vita più bassa del Paese. E poi in Lombardia, con ben altra qualità della vita e ben altro reddito - rifiutano di dare aiuto! E' proprio una contraddizione in termini...
Giuliana