Lapilli nr.29 - Dicembre 2011

sabato 12 dicembre 2009

Turchia, scontri nel Paese dopo scioglimento partito curdo

Aspri scontri oggi in diverse città del Sudest curdo della Turchia, dopo che un tribunale ha sciolto un importante partito curdo, causando un arresto ai tentativi del governo di porre termine a decenni di conflitti in Paese che si candida a entrare nella Ue. Ad Ankara, i deputati del partito della Società Democratica (Dtp) hanno dichiarato che lasceranno il Parlamento per protestare contro la sentenza della Corte Costituzionale che ha sciolto il partito, sentenza che ha fatto preoccupare l'Ue e Washington. Nella città di Hakkari centinaia di manifestanti hanno affrontato la polizia in tenuta anti-sommossa lanciando molotov e pietre, secondo quel che mostrano le foto diffuse dal sito web del quotidiano Hurriyet. La polizia ha sparato con cannoni ad acqua e ha lanciato lacrimogeni ai manifestanti, che hanno innalzato barricate nelle strade. L'agenzia di stato Anatolian ha riferito che ad Akkari è rimasta ferita una ragazzina, e nella stessa città i manifestanti hanno aggredito due agenti di polizia che sono stati salvati da due ex funzionari del Dtp. Ci sono notizie di scontri anche a Van e di proteste nella città di Diyarbakir, la maggiore città del Sudest, dove la tensione resta alta. La Corte si è espressa ieri per lo scioglimento del Dtp dopo averlo ritenuto colpevole di cooperare con i militanti separatisti del Partito dei lavoratori del Kurdistan, il Pkk. La sentenza ha fatto piombare il partito a maggioranza musulmana nell'incertezza politica, minando i tentativi del partito del primo ministro Tayyip Erdogan, l'Ak, di riconciliarsi con la minoranza curda e di porre termine a decenni di conflitto.

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