Bene bene, a quanto pare dopo l’accordo tra monsieur Sarkozy e il fido Silvio sul nucleare, con la cooperazione tra Enel e Edf, non resta che rassegnarci al ritorno delle centrali nucleari in Italia. Paura? Ma no, tranquilli! Una parte del mondo scientifico ci ripete che le centrali di ultima generazione sono sicure, asciutte e pulite. Speriamo però non siano sicure come le centrali francesi, dove negli ultimi 7 mesi si sono verificati 10 incidenti, di cui almeno un paio di una certa gravità, a Tricastin e Pierrelatte. E poi, come non credere al ministro Scajola, che dice che il nucleare è scelta obbligata per non restare a secco d’energia? L’unica scelta possibile. Il sole può attendere.
Ma quali saranno le sedi delle 4 nuove centrali previste? In pole position la Sicilia che si è candidata (!) per una centrale nella zona tra Augusta e Ragusa, poi la Puglia, la Basilicata e il Veneto, nella zona di Porto Tolle (Rovigo). Facile immaginare, dopo i no-Tav, i no-Ponte, i no-Dal Molin anche i no-Atomo…
Eppure un sito ideale per una centrale nucleare ci sarebbe: Arcore.
Lapilli nr.29 - Dicembre 2011
mercoledì 25 febbraio 2009
Alla ricerca della nuova Springfield
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4 commenti:
arcore potrebbe andare benissimo. Ma anche il Ministro Andrea Ronchi, ministro per le politiche europee se non erro, ha detto che si dispiace del fatto che non si può fare una entrale sotto casa sua. Potrebbe fare una legge, apposita, no?
eh eh, ben venga la centrale ad personam! Ma dubito che sarà accontentato, mi sa che sarà qualcun altro a subirle. In Sicilia, Lombardo è favorevole, ma ha detto che ci sarà un referendum e che dovrà essere realizzata "vicino al mare, lontana dai centri abitati e in zona non sismica".
Preferisco la casa di Ronchi....
Voglio diventare radioattivo! Voglio diventare radioattivooooo! ;)
Ovunque tu sia buon 25 aprile!
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