E’ di stamattina la notizia che l’inviato speciale dell’ONU, Margot Wallstrom, ha rivolto un appello al Consiglio di Sicurezza, definendo il Congo come “la capitale mondiale dello stupro”, per porre un freno alle violenze. Nel primo trimestre di quest’anno, ci sono state 1244 denuncie per stupro.
Ma in realtà questa non è una novità. Ultimamente una giornalista, Emanuela Zuccalà, ha condotto un reportage nello Stato Africano in cui si evince che il Congo lotta da più di dieci anni per ottenere la giustizia richiesta. Inoltre c’è un documentario, “The Greatest Silence”, vincitore al Sundance Festival del 2008, che testimonia tutto ciò. A seguito dei conflitti tra nord e sud del Kivu, a ridosso della frontiera con il Ruanda, dal 1998 si combatte una delle guerre più sanguinose degli ultimi anni, dall’opinione pubblica considerata come una faida etnica, ma che in verità mira al controllo del territorio ricco di oro, diamanti e tantalio, un metallo molto raro in natura adoperato per la produzione di strumenti chirurgici e protesi. E lo stupro è l’arma e lo svago di tutte le milizie: dei ribelli, dei combattenti filo-governativi, delle etnie più povere e dell’esercito regolare. A farne le spese sono sempre le donne. E’ inimmaginabile quello che devono subire. Abusi di gruppo, torture con bastoni, coltelli, baionette. Colpi di pistola e fucile esplosi dentro i loro corpi. Evidentemente è il metodo più rapido per eliminare i futuri combattenti avversari. Ed inoltre ci sono le bambine, il piatto più goloso perchè c’è la credenza popolare che violare una vergine rende immortali.
Per renderci conto dei numeri, diciamo che nel 2008, e solo nel Sud del Kivu, l’agenzia dell’ONU Unfpa ha censito 11.600 donne che hanno chiesto cure a seguito di violenza sessuale. E l’unica struttura che si occupa di questo è l’ospedale di Panzi, un’istituzione specializzata a Bukavu, al confine con il Ruanda e sulle sponde del lago Kivu, la quale riceve tutti i casi di donne brutalizzate.
Amnesty International aveva raccomandato ai gruppi armati, al governo e alla comunità internazionale di agire immediatamente per porre fine alle violazioni dei diritti umani. Le raccomandazioni includono la richiesta ai gruppi armati di rilasciare immediatamente tutti i bambini reclutati per combattere, i cosiddetti baby-soldato, e di adottare misure per porre fine alla violenza sessuale. L’appello era del 2008, le guerre continuano, i bambini vengono arrolati con la forza ancora oggi e le donne continuano a partorire figli non voluti.
Lapilli nr.29 - Dicembre 2011
mercoledì 28 aprile 2010
Le donne piangono in Congo
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venerdì 23 aprile 2010
Ambiente: l'Italia ha idee atomiche
Ieri, 22 Aprile, Giornata mondiale della terra. Un giorno dedicato alla salvaguardia del nostro pianeta. E questa è la premessa. Ora passiamo ai fatti. Qualche giorno fa l’Italia ha presentato al Senato una mozione che propone di porre delle distanze dal resto d’Europa in fatto di “Green Economy”. Non come state immaginando. L’Italia accusa il resto d’Europa di catastrofismo,”la situazione non è così critica”. Mentre si rivolge lo sguardo verso un’economia globale basata su fonti rinnovabili e abbattimento delle emissioni nocive, l’Italia propone di andare avanti con petrolio e carbone. Inoltre, la maggioranza che porta avanti questo pensiero, ha la presunzione di insegnare la scinza all’IPCC (Intergovernmental Panel of Climate Change), una commissione intergovernativa sul mutamento climatico. Ovviamente tra i propositi sani e costruttivi c’è anche il piano di far saltare l’obiettivo di una riduzione del 20% di gas serra, l’aumento del 20% dell’efficienza energetica e la creazione di energia da fonti rinnovabili pari ad una quota del 20% sul totale di energia prodotta, fissata per il 2020. Mentre tutti paesi si stanno muovendo in questa direzione, Obama ha deciso di investire 150 miliardi di dollari, in dieci anni, nel settore delle energia da fonti rinnovabili, noi che facciamo? Ci facciamo prendere in giro, sull’ennesimo punto. Stamattina ho letto titoli del tipo “Solare termodinamico, in pole azienda italiana”, quindi il fotovoltaico è visibilmente in crescita, gli incentivi sono in calo. Però si continnuano a dare soldi al settore automobilistico o peggio ancora al nucleare. Se non ricordo male, c’è stato un referendum nell’87 in cui il popolo italiano avesse bocciato l’idea del nucleare!!
Comunque non disperiamo! Il 5 giugno è la Giornata mondiale dell’ambiente (qui il sito ufficiale), da oggi fino a questa data i nostri governanti riusciranno a realizzare qualche altra cazzata!!
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mercoledì 21 aprile 2010
Aspettiamo tempi migliori...
Oggi le notizie sono veramente tante e succulente, partiamo con la città de L’Aquila che ha negato la cittadinanza onoraria a Bertolaso. La proposta era stata avanzata qualche mese fa, ma solo ieri si è arrivati alla conclusione che il capo della protezione civile non merita questo ricoscimento: 14 voti contrari e 2 favorevoli.
Passiamo allo scontro-incontro che anima il panorama politico di questi giorni. Berlusconi dice “Si faccia un partito suo”, ma il Presidente della Camera avverte che resterà ma non starà zitto. Ieri ha elencato tutti i motivi che lo hanno portato a prendere questa decisione. Dalle divergenze “politiche e non personali” con Tremonti, alla coalizione con la Lega che crea una scissione troppo marcata nel paese, invece di creare coesione sociale. E continua dichiarando che il PDL non ha “proposte precise sulle riforme”. Fini, comunque, non aspira a poltrone, rende pubblici i propri pensieri e dimostra, per l’ennesima volta, che la carica a cui è stato destinato sa ricoprirla con fermezza.
La nube di cenere generata dal vulcano islandese Eyjafjallajokull, il cui nome ha suscitato tanto errori di pronuncia da tutti i giornalisti e cronisti mondiali, si sta dissolvendo, quindi i cieli europei si stanno ripopolando di aerei. La situazione in italia è stata ripristinata ieri, nel pomeriggio. In serata si è reso attivo anche lo scalo inglese di Heathrow. Altri aeroporti internazionali stanno iniziando le loro normali attività e Germania e Svezia ancora restano chiusi. Per l’Eurocontrol, l’organizzazione Europea preposta alla sicurezza dello spazio aereo, i cieli sono sicuri al 75%. Non è il massimo, ma si spera che si vada verso un miglioramento della sicurezza.
E per ultimo la notizia che pone un bavaglio, un altro, all’informazione nazionale. Alle ore 14 di oggi, sarà presentato alla commissione Giustizia del Senato,il nuovo testo che prevede una regolamentazione delle intercettazioni. In sintesi, queste, non dovranno durare più di 60 giorni e ci dovrà essere la prova che ci sia un reato in corso. Non potranno essere pubblicate se non prima della chiusura delle indagini preliminari (praticamente anni) pena una sanzione che va da 10mila euro per una telefonata a 5mila euro per una parte della stessa e un anno di reclusione. Berlusconi è soddisfatto perchè è conscio del fatto che Napolitano ha sempre manifestato di non apprezzare questo sistema di far giustizia, quindi il Presidente del Consiglio ha un alleato importante. E’ vero che il sistema delle intercettazioni è squallido e genera pagine e pagine di verbali che, nolente o volente, rallentano il sistema giudiziario, ma è pur sempre vero che molti casi sarebbero stati sottaciuti se non ci fosse stato questo sistema.
Pubblicato da faustidio alle 11:33 4 commenti
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lunedì 12 aprile 2010
Gino Strada, fondatore di Emergency, afferma che il governo Karzai vuole eliminare un testimone scomodo
Strada ha detto che in Afghanistan sono state eseguite 60mila visite ambulatoriali e 10mila ricoveri: «Abbiamo curato feriti grazie al rispetto delle convenzioni internazionali. Fino a poco tempo fa i trattati venivano rispettati. Anche quando c'era il regime filo-sovietico, i mujaddin, che oggi sarebbero chiamati ribelli, venivano portati in ospedale, curati e riaccompagnati da dove erano venuti. Oggi tutto questo non è possibile. Dopo i bombardamenti non è stato neppure possibile aprire un corridoio umanitario».
Pubblicato da Lapilli alle 14:03 2 commenti
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venerdì 9 aprile 2010
Ghedini l'ha fatta solida
Questa volta il ministro di giustizia Niccolò Ghedini, ma ancor prima l’avvocato personale di Berlusconi, Silvio Berlusconi, il premier, “l’unto dal Signore” o “il Cavaliere Mascarato”, come è solito chiamarlo Striscia la notizia, ha realizzato un testo che il Presidente della Repubblica, Napolitano, non poteva esimersi dal firmare. Si tratta della diciannovesima legge ad personam, fatta apposta per il nostro amato Presidente del Consiglio. La dicitura è “legittimo impedimento”, mettetelo bene in mente perchè lo sentirete molte volte nei diciotto mesi che seguiranno. Praticamente era la legge che Berlusconi aspettava per potersi proteggere da tutti i processi che gravano su di lui. Al premier basterà autocertificare, ogni qual volta sarà chiamato in tribunale, che per tale giorno ha un impegno istituzionale. Impegno che può essere di qualunque natura, dall’incontro con un premier straniero ad un faccia a faccia con un sindaco di qualunque Comune Italiano. Questa è l’ennesima sconfitta della giustizia italiana: tutti i cittadini, di fronte alla legge, sono uguali. Tutti tranne uno. L’unica speranza - è accaduto in passato con il Lodo Schifani, firmato dall’ex presidente Ciampi e poi bocciato dalla Corte costituzionale con la sentenza 13/2004, e con l’ultimo Lodo Alfano, anch’esso firmato da Napolitano e respinto dalla Corte con la sentenza 262/2009 - anche per il legittimo impedimento l’iter potrebbe essere il medesimo. Ma stavolta Ghedini ha congegnato il tutto in maniera inattaccabile. A quanto sembra Ghedini, stavolta, l’ha fatta solida!!
Pubblicato da faustidio alle 10:50 0 commenti
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