
A mettere in discussione le teorie sul modo in cui la razza umana è giunta in Europa, sono stati dei frammenti di selce lavorata, a forma di ascia, lunghi 13 centimetri. Manufatti simili a quelli ritrovati in Africa, dove si crede sia nato l'uomo. Gli archeologi erano convinti che le 30 asce, trovate in 9 diversi siti a Creta, fossero vecchie di 10 mila anni. Dalla datazione al radiocarbonio, invece sono risultate essere state costruite 130 mila anni fa. Secondo i ricercatori questa è la prova che, a quell'epoca, l'uomo sapesse già navigare, una capacità che si credeva avesse sviluppato solo 50 mila anni fa.
"Questi uomini non erano capitati per caso, erano veri e propri marinai - continua l'esperto - il fatto che abbiamo trovato le asce in nove siti implica che molte persone sono arrivate qui via mare". I ricercatori hanno anche calcolato la possibile estensione del viaggio: dalla Turchia i primi navigatori avrebbero dovuto fare tappe anche di 40 chilometri, mentre un viaggio dall'Africa avrebbe richiesto 200 chilometri di mare aperto. Molti esperti ritengono che la prima testimonianza attendibile di lunghi viaggi via mare, siano dei resti ritrovati in Polinesia e risalenti a 50mila anni fa. Questa recente scoperta, conferma la tesi di coloro chi ritengono che le tecniche di navigazione siano state sviluppate molto prima.
Alessandro